Torna all'elenco Decarbonizzazione, Commissione Ue: valutare costi ambientali

09/10/2022

Categoria: Notizie

Il 5 ottobre 2022 la Commissione europea ha presentato uno studio che stima il danno ambientale che potrà derivare dalla crescita di domanda di risorse chiave per la transizione "low carbon" dell'Europa.

Lo studio "Environmental costs of abiotic resource demand for the EU's low carbon development" sottolinea come la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio prevista dal Green Deal europeo farà aumentare la domanda di molte materie prime critiche con impatti ambientali che non sono stati completamente valutati. I ricercatori sono partiti dallo studio del 2020 "Critical raw materials for strategic technologies and sectors in the Eu" - elaborato dalla Direzione generale mercato interno, industria, imprenditoria e Pmi - che si è concentrato in particolare su 9 tecnologie: batterie, celle a combustibile, eolico, motori elettrici, fotovoltaico, droni, robotica, stampanti 3D, settore Ict (information and communication technology).

Ogni tecnologia è stata associata a una o più materie prime critiche ad essa necessarie. Per ciascuna materia prima critica è stato valutato l'impatto sul cambiamento climatico, sull'uso dell'acqua e del suolo e l'esaurimento delle risorse (utilizzando scorte limitate di materiali).

Hanno trasformato questi livelli di impatto in valori monetari per produrre stime finali del costo totale annuo dei danni ambientali entro il 2050. Secondo gli autori dello studio il costo totale stimato dei danni è di 38,9 miliardi di euro. Il 45,8% dei costi dei danni è associato ai materiali per le batterie utilizzate per la mobilità elettrica e un ulteriore 8,4% è legato alle batterie per le infrastrutture di energia rinnovabile. Maggiori informazioni: Lo studio "Environmental costs of abiotic resource demand for the EU's low-carbon development"